la cooperativa senza scopo di lucro e' retta e disciplinata dai principi della mutualita' - la cooperativa,perseguendo l'interesse generale della comunita', la promozione umana e l'integrazione sociale dei cittadini,il recupero ed il reinserimento sociale,mediante il lavoro,di persone svantaggiate,secondo quanto previsto dall'art. 1 comma 1 lettera "b" della legge 8/11/1991 n. 381 e dalla legislazione tutta nazionale e regionale in materia vigente,ha per scopo ed oggetto assumere lavori di pulitura presso uffici pubblici e privati ed ambulatori - assumere lavori di manovalanza e giardinaggio presso enti pubblici e privati,od anche presso ditte private ed attivita' consimili svolgere attivita' artigianali,specializzate e di manovalanza presso chiunque preferenzialmente presso aziende pubbliche,gestire mense di enti pubblici o prestare attivita' connesse o collegate,nonche' compiere attivita' complemen= tari ed affini previste negli scopi sociali - svolgere attivita' di facchinaggio e trasporto di cose o persone anche per conto terzi - gestire strutture socio-assistenziali ed educative,prestare attivita' connesse e collegate,comple= mentari ed affini - svolgere attivita' nel settore dell'istruzione professionale che giovi al miglioramento culturale sociale ed economico dei propri soci e dei soci di altre cooperative - svolgere servizi amministrativi e contabili per conto terzi - collaborare allo sviluppo del movimento cooperativo - partecipare a cooperative sociali per il finanziamento e lo sviluppo delle loro attivita' - ad integrazione dei suoi primari scopi la cooperativa potra' altresi',provvedere a stimolare lo spirito di previdenza e di risparmio dei soci,costituendo un'azione di attivita' disciplinata da apposito regolamento per la raccolta dei prestiti sociali limitata ai soli soci ed effettuata esclusivamente ai fini del conseguimento dell'oggetto sociale ai sensi della legge 17/2/1971 n. 127 e della legge 27/2/1985 n. 49 e dell'art. 10 della legge 31/1/1992 n. 59 - detta sezione di attivita' verra' attivata con i limiti e le modalita' disposte dalla delibera del c. I. C. R. Del 3 marzo 1994 in attuazione dell'art. 3 lettera "a" del d. L. 14/12/1992 n. 481/92 e dell'art. 11 del d. Lgs. 1/9/1993 n. 385 ed eventuali successive modifiche ed integrazioni - e' pertanto,vietata la raccolta del risparmio tra il pubblico sotto ogni forma.