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L'associazione e' un organismo democratico, apartitico, aconfessionale, libero ed indipendent, non persegue finalita' di lucro ma esclusivamente sociali e morali e comunque attende al bene di tutti coloro che soffrono di minorazioni dell'udito e della parola. A tal fine l'associazione dovra': a) instaurare rapporti e collaborare con qualsiasi altro ente che persegue finalita' analoghe ai fini dell'associazione e con tutte le organizzazioni che sono disponibili a dare un contributo per risolvere i problemi degli audiolesi, rispettando i modi e l'autonomia dell'associazione; b) sostenere operativamente e attraverso la diretta partecipazione e l'impegno personale degli associati il diritto dell'audioleso di vivere e crescere come gli altri nell'ambito della propria famiglia e della propria comunita'; c) affermare il diritto allo studio dell'audioleso nella scuola pubblica; d) sollecitare la comunita' perche' nel proprio ambito territoriale renda attuabili tali diritti adeguando i servizi ai bisogni di tutti i bambini in eta' evolutiva ed in particolare ai bisogni dei bambini audiolesi; e) sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi delle persone non udenti promuovendo conferenze, conversazioni e dibattiti; f) promuovere un'attiva partecipazione dei famigliari dei bambini audiolesi alla conoscenza, allo studio ed alla risoluzione dei problemi derivanti dalla minorazione uditiva; g) promuovere la formazione dei genitori al fine di migliorare la loro preparazione per l'educazione dei figli audiolesi; h) sollecitare gli enti ed i servizi competenti perche' si attui una prevenzione primaria della sordita'; i) collaborare con gli enti locali per i servizi sociosanitari nel territorio della regione perche' sia possibile ed attuabile, per tutto il territorio della regione e per tutti, un accertamento precoce della sordita' (e non appena possibile con la collaborazione del bambino) una diagnosi qualitativa attraverso ripetuti ed approfonditi esami audiometrici e con criteri clinici interdisciplinari; una corretta protesizzazione assicurando un controllo periodico in relazione al procedere della rieducazione audio fonetica e della maturazione del linguaggio verbale; l) sollecitare gli enti provinciali ed i servizi sociosanitari di zona, i distretti scolastici, perche' sia garantita a tutti i bambini audiolesi, dal momento della protesizzazione in poi, una rieducazione audio fonetica intensiva con la partecipazione diretta dei genitori e degli educatori nell'ambito dei servizi della zona e delle strutture scolastiche normali; m) promuovere incontri, riunioni con genitori e persone interessate ai problemi educativi e sociali di altri handicappati.
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