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L'associazione regionale, senza fini di lucro, si propone di perseguire, nell'ambito della regione di riferimento, le finalita' della "unione europea delle cooperative", nonche' la promozione delle iniziative e delle attivita' di interesse comune degli enti aderenti ad essa associati. L'associazione regionale esprime le indicazioni del movimento nei riguardi degli enti regionali per la programmazione, rappresenta la "unione europea delle cooperative" nella regione di riferimento e vi esplica i compiti che essa svolge in campo nazionale, in armonia con lo statuto, i programmi e le direttive stabilite dall'assemblea nazionale. Nel rispetto degli indirizzi degli organi della "unione europea delle cooperative", l'associazione regionale ha, in particolare, compiti relativi alla promozione, sul territorio di competenza, di nuove iniziative cooperative, oltre che all'individuazione di idonee azioni di supporto agli enti aderenti. A tal proposito, l'associazione regionale potra' operare a favore delle cooperative associate e degli altri enti aderenti. L'associazione regionale dovra' inoltre favorire attivita' di proselitismo nei confronti di enti cooperativi, nonche' favorire e garantire la piu' ampia partecipazione di ciascun ente aderente alle attivita' svolte in ambito regionale e nazionale, nell'interesse di ciascun sodalizio. L'associazione regionale dovra', in ogni caso, nell'espletamento dei predetti compiti, uniformarsi alle direttive impartite dall'"unione europea delle cooperative". In particolare, l'associazione regionale, nel rispetto dei principi ispiratori, degli indirizzi generali e delle deliberazioni della "unione europea delle cooperative", si propone di attuare a livello regionale i seguenti compiti: a) favorire la piu' ampia e democratica diffusione della cooperazione a carattere di mutualita' riconosciuta dall'art. 45 della costituzione, in attuazione dei principi fondamentali del trattato di roma istitutivo dell'unione europea e del trattato di lisbona, ovvero di uno sviluppo armonioso, equilibrato e sostenibile delle attivita' economiche, di un elevato livello di occupazione e di protezione sociale, della parita' tra uomini e donne, di una crescita sostenibile e non inflazionistica, di un alto grado di competitivita' e di convergenza dei risultati economici, dell'elevato livello di protezione dell'ambiente e del miglioramento della qualita' delle risorse naturali e del tenore e della qualita' della vita, della coesione economica e sociale e della solidarieta' tra cittadini e stati; b) operare affinche' gli enti cooperativi aderenti adempiano in modo pieno ed effettivo la funzione di mutualita' sociale che gli viene affidata dall'art. 45 della costituzione e, senza discriminazioni di alcun genere e senza distinzioni di sesso, razza, colore della pelle e origine etnica o sociale, caratteristiche genetiche, lingua, religione o convinzioni personali, opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, appartenenza ad una minoranza nazionale, patrimonio, nascita, handicap, eta' o tendenze sessuali (art. 21 carta di nizza), concorrano a realizzare il diritto al lavoro di ogni donna e uomo, in una prospettiva di miglioramento costante delle condizioni di vita e spirituali della persona umana; c) promuovere la nascita e lo sviluppo degli enti cooperativi e mutualistici e delle imprese socie, in armonia con le esigenze dei lavoratori, dei produttori, dei consumatori ed a servizio degli interessi generali dell'economia, secondo principi di trasparenza dei mercati a tutela dei cittadini, di etica e qualita' del lavoro, di integrazione sociale e pari opportunita', di sostenibilita' ambientale e sociale; d) rafforzare la competitivita' specifica delle cooperative aderenti e del sistema paese in coerenza con l'ampliamento e la diversificazione dei mercati, tenendo prioritariamente conto dei livelli essenziali delle prestazioni alla persona, dei processi di innovazione scientifica e tecnologica, della produzione di energia pulita, della integrazione di filiera dei settori di produzione nonche' della promozione e commercializzazione, della costruzione di reti logistiche e distributive di beni e servizi; e) favorire la creazione di nuova imprenditorialita' cooperativa e di occupazione, all'interno degli enti cooperativi e mutualistici, principalmente delle categorie di lavoratori svantaggiati e dei giovani, perseguendo una reale valorizzazione dei territori locali nei settori del made in italy, specificatamente quelli agroalimentare, turismo, cultura, artigianato, ambiente, servizi; f) promuovere l'internazionalizzazione delle cooperative attraverso programmi, progetti e iniziative di promozione delle loro attivita', a partire dai settori riconducibili al made in italy; g) perseguire il rafforzamento del settore cooperativo agricolo; h) incoraggiare l'iniziativa degli enti cooperativi e mutualistici in attivita' economiche ad alta sostenibilita' sociale, ambientale ed educativa e di "nuovo welfare" a livello territoriale, ispirato ai valori europei di prossimita' e comunita', con primaria attenzione alle cooperative sociali e agli ambiti dell'agricoltura sociale, dei servizi all'infanzia, dell'assistenza domiciliare e socio-sanitaria, educativa e riabilitativa a favore dei disabili e dei malati, dell'animazione culturale e sociale, dell'istruzione scolastica e della formazione, della comunicazione ed editoria, della gestione di comunita' alloggio e case famiglie, con prioritaria e diretta attenzione ai diritti del bambino e dell'anziano riconosciuti dalla carta europea dei diritti fondamentali; i) rappresentare e tutelare gli interessi delle cooperative in ambito regionale e locale; l) favorire lo sviluppo di servizi a supporto della competitivita' delle cooperative e dei loro associati, secondo principi di sussidiarieta' e di economie di distretto e rete, con particolare riferimento all'accesso al credito, alle attivita' di sviluppo imprenditoriale, approvvigionamento collettivo di beni strumentali e servizi, logistica, commercializzazione e promozione, innovazione; m) promuovere o favorire rapporti, accordi, intese e altre forme di collaborazione economica, commerciale, finanziaria e sociale tra cooperative e altre forme aggregative o societarie con particolare attenzione al contratto di rete italiano ed europeo, al fine di migliorare il presidio dei mercati nell'ottica della difesa della persona e dei deboli, la capacita' di sistema, i processi di informazione e di partecipazione nonche' la capacita' di rappresentanza; n) promuovere e supportare la nascita, diffusione e valorizzazione di banche di credito cooperativo, rafforzandone la capacita' di servizio e il rapporto con i soci e le comunita' locali, anche come strumenti e forme di sicurezza e presidio del risparmio dei cittadini e dei lavoratori; o) potenziare il ruolo e le politiche di contrattazione delle cooperative a favore delle imprese socie, salvaguardando e diffondendo i principi mutualistici e di autogestione tra i soci-lavoratori; p) promuovere nel settore edilizio l'incremento del patrimonio abitativo in una logica di riqualificazione complessiva dei contesti urbani, di salvaguardia dell'ambiente, di rispetto del paesaggio, della cultura e dell'arte in tutte le loro forme coerentemente alla convenzione europea del paesaggio; q) recuperare nelle aree costiere e marine del paese la cultura economica della pesca, dell'acquacoltura e del pescaturismo attraverso il modello cooperativo che ne esalti e protegga la base associativa assicurando un maggiore coinvolgimento dei produttori ittici, e con il rafforzamento dell'aggregazione con gli altri operatori della filiera in funzione di delineare un completo itinerario di sviluppo sostenibile del settore ittico a tutela del consumatore; r) coordinare le iniziative ed il funzionamento degli enti associati per assicurare il raggiungimento degli scopi sociali nel rispetto dei principi della cooperazione e della mutualita', agevolando i rapporti delle cooperative con le amministrazioni pubbliche regionali e locali; s) assicurare la piena e consapevole partecipazione dei soci alle scelte aziendali quale fondamento della pratica cooperativistica, in base ai fondamentali principi di democrazia della cooperazione; t) assicurare agli enti associati l'esistenza e l'attivita' di organismi per la conciliazione di eventuali controversie tra loro; u) promuovere iniziative di sviluppo delle competenze cooperative e di formazione tecnica e professionale delle cooperative dei soci e amministratori degli enti aderenti nonche' la formazione professionale dei quadri, dei tecnici e degli altri lavoratori addetti agli enti stessi, con particolare riferimento alle esigenze della vigilanza disciplinate dal d. Lgs 2 agosto 2002, n. 220 e dalla normativa regionale di riferimento , e alla diffusione della cultura imprenditoriale secondo la recente comunicazione della commissione europea del 13 gennaio 2013 "europa 2020", assicurando in questa ottica altresi' la effettiva formazione degli imprenditori familiari, dei piccoli operatori economici e, in genere, di tutti i cittadini all'acquisizione ed alla gestione degli strumenti di produzione, scambio e servizio nell'economia cooperativa e sociale; v) designare, in accordo con gli organi della "unione europea delle cooperative", i propri rappresentanti negli organismi regionali e locali nei quali e' ammessa o richiesta la rappresentanza del movimento cooperativo. Per il perseguimento delle finalita' predette, l'associazione regionale potra', nel rispetto dei principi e degli indirizzi della "unione europea delle cooperative": - stipulare accordi, contratti e convenzioni con enti pubblici e privati, societa', associazioni, istituti e centri di ricerca e terzi in genere; - stipulare accordi economici, patti e contratti collettivi sindacali di secondo grado da sottoporre all'approvazione della giunta esecutiva della "unione europea delle cooperative"; - promuovere, costituire e partecipare ad enti ed organizzazioni; - possedere, gestire, locare e prendere in locazione immobili ed altre attrezzature sia mobili che immobili e, in generale, compiere operazioni immobiliari e mobiliari (ad eccezione dell'acquisto a titolo oneroso di immobili); - assumere personale e provvedere ad ogni altro servizio che possa assicurare la migliore realizzazione dei suoi scopi, secondo quanto previsto dalla legge; - richiedere alla giunta esecutiva della "unione europea delle cooperative" di autorizzare e disciplinare la costituzione, nella regione di riferimento, di articolazioni di ambito provinciale o interprovinciale; - attuare quanto previsto dalla legislazione regionale in materia cooperativa, e in particolare: 1) supportare il coordinamento delle funzioni di vigilanza cooperativa nei confronti delle cooperative aderenti su indicazione di quanto disposto dal servizio revisione nazionale; 2) svolgere iniziative per la promozione cooperativa, compresa la nascita e lo sviluppo di nuove cooperative; l'aggiornamento e la riqualificazione di soci, quadri e dirigenti di cooperative e dei propri operatori; la divulgazione della cultura cooperativa e l'applicazione dei relativi principi nell'ambito dell'attivita' didattica e formativa, anche attraverso la promozione di stage e di percorsi orientativi; la realizzazione di scambi di esperienze con organismi e organizzazioni nazionali e internazionali che operano nell'ambito della cooperazione; l'organizzazione di attivita' non aventi natura economica atte ad agevolare la gestione degli enti cooperativi e l'adozione da parte degli stessi del bilancio sociale; lo svolgimento di attivita' di consulenza volta al potenziamento delle cooperative in termini di presenza sul mercato e ottimizzazione dei processi organizzativi; lo svolgimento di attivita' statistiche, di rilevamento e di revisione cooperativa a enti associati.
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