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1) il consorzio si propone di: a) tutelare, valorizzare e curare gli interessi generali relativi alle denominazioni e/o indicazioni di cui all art. 1. B) svolgere tutte le attivita' e i compiti attribuiti ai consorzi, in quanto organizzazioni interprofessionali, dalla legislazione comunitaria e nazionale, ed in particolare: - organizzare e coordinare le attivita' di tutte le categorie interessate alla produzione, alla valorizzazione e alla commercializzazione dei prodotti recanti le denominazioni suddette; - definire, previa consultazione dei rappresentanti di categoria della/e denominazione/i interessata/e, l attuazione delle politiche di governo dell offerta, al fine di salvaguardare e tutelare la qualita' del prodotto, e contribuire ad un miglior coordinamento dell immissione sul mercato della/e denominazione/i tutelata/e, nonche' definire piani di miglioramento della qualita' del prodotto; - espletare ogni attivita' finalizzata alla valutazione economico-congiunturale delle diverse produzioni a denominazione di origine di competenza, in collaborazione con la pubblica amministrazione e con gli organismi di controllo per i dati occorrenti; - coordinare l adeguamento dei disciplinari di produzione alle nuove o piu' moderne esigenze riguardanti la tecnologia, l immagine, la presentazione ed il consumo, e presentare le relative istanze ufficiali agli organi preposti; - compiere tutte le attivita' correlate all applicazione della disciplina nazionale, comunitaria ed internazionale, riguardante i prodotti a denominazione di propria competenza, nonche' l esercizio delle funzioni previste dalla legge n. 238/2016 e s. M. I. E dai relativi decreti di applicazione e successive modifiche e/o integrazioni, oltre che dalla normativa comunitaria, ivi inclusi i compiti operativi, propositivi, consultivi, di vigilanza e di collaborazione con le autorita' centrale e periferica di controllo, con gli organismi di controllo preposti e con la regione abruzzo, nonche' con tutti gli altri soggetti/enti pubblici e privati competenti in materia di vigneti, uve, vini e prodotti recanti le denominazioni tutelate. - svolgere ogni attivita' di proposta, tutela, gestione generale in materia di disciplina e di regolamentazione occorrenti a livello regionale/nazionale/comunitario per quanto riguarda le uve, i mosti, i vini e i sottoprodotti del settore vitivinicolo ottenuti nello stesso territorio e recanti una denominazione di origine di propria competenza, con particolare attenzione allo studio e alla ricerca del territorio viticolo e alla impiantistica dei vigneti e delle vigne, tutelando quindi anche il territorio e quindi vigilare - anche a livello urbanistico - sulle aree di particolare pregio destinate al possibile sviluppo dei nuovi vigneti; - istituire e coordinare, come ente promotore e gestore, attivita' e azioni di valorizzazione del distretto d area rurale e dei percorsi culturali, enoturistici ed enogastronomici previsti da leggi e norme regionali, nazionali e comunitarie. 2) piu' in dettaglio, ha il compito di: - svolgere, secondo le direttive del ministero, attivita' a livello giuridico/legale/amministrativo, per assicurare la salvaguardia delle denominazioni tutelate dal plagio, dalla sleale concorrenza, dall usurpazione e da altri illeciti nazionali ed internazionali, costituendosi anche parte civile nei procedimenti penali e promuovendo ogni opportuna azione in sede sia civile che penale ed amministrativa; - curare la formazione tecnica, commerciale e di immagine e fornire assistenza tecnica e professionale alle aziende e ai produttori, compresa la fornitura di servizi generali relativi alla presentazione e designazione dei prodotti a denominazione, e curare la realizzazione di prodotti editoriali in proprieta' a carattere tecnico, divulgativo ed informativo con i relativi diritti d autore; - collaborare con enti pubblici e privati, organismi ed associazioni, istituti e scuole, per promuovere e realizzare iniziative atte alla valorizzazione, all educazione alimentare e al consumo corretto e responsabile dei prodotti tutelati, anche organizzando corsi di formazione, professionali e didattici; - fornire supporto logistico ed organizzativo per eventi dedicati alla promozione ed alla valorizzazione delle denominazioni di competenza. Come attivita' strumentale e funzionale agli scopi di cui sopra il consorzio puo': - partecipare ed aderire ad altri consorzi, organismi, societa' o enti di qualsiasi natura; - stipulare convenzioni ed accordi con organismi pubblici e/o privati; partecipare a mostre, convegni, fiere, workshop, manifestazioni in italia ed all estero; partecipare ed aderire ad altri organismi, di qualsiasi natura, aventi finalita' analoghe o complementari; partecipare ad iniziative in collaborazione con enti pubblici e privati; - previa convenzione, relativamente alle modalita' e procedure del servizio e del rimborso spese, il consorzio puo' permettere l utilizzo ad altri consorzi di tutela delle proprie strutture amministrative, garantendone comunque l autonomia ai sensi dell art. 41 comma 2 della l. 238/2016 e s. M. I. ; - svolgere attivita' di presentazione, promozione, mescita, degustazione e commercializzazione delle denominazioni di cui all art. 1 nell ambito di manifestazioni ed eventi dedicati alla valorizzazione di prodotti agroalimentari della regione abruzzo, anche al di fuori di questa; - assumere la gestione di strutture pubbliche e private per la valorizzazione e promozione dei vini a denominazione tutelati, partecipando ai relativi bandi di accesso ed incaricandosi dei relativi compiti; - favorire sinergie nella presentazione dell immagine dei vini di cui all art. 1 e dei prodotti agro-alimentari tipici della regione abruzzo, in abbinamento agli stessi vini. - il consorzio puo' adottare per le sue iniziative un proprio logo, o anche chiederne l inserimento nel disciplinare di produzione come logo della dop, se munito dell autorizzazione di cui dell art. 41 comma 4 della l. 238/2016 e s. M. I. . 3) inoltre, il consorzio puo' organizzare e gestire, secondo procedure e possibilita' consentite della l. 238/2016 e s. M. I. E decreti applicativi, attivita' tecniche dirette alla vigilanza dei prodotti recanti le denominazioni tutelate. Piu' in dettaglio, tali attivita' si possono configurare nel: - impiegare agenti vigilatori propri o in convenzione con altri consorzi, anche di altri settori, per le attivita' di vigilanza e per i prelievi di campioni di vino delle denominazioni tutelate, prevalentemente nella fase del commercio; - collaborare con l istituto centrale per la tutela della qualita' e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, in raccordo con la regione abruzzo per elaborare ed attuare il programma di vigilanza. 4) il consorzio, qualora autorizzato ai sensi dell art. 41 comma 4 della l. 238/2016 e s. M. I. Per ciascuna denominazione tutelata, esercita le funzioni e le attivita' di cui allo stesso comma 4 nei confronti di tutti i soggetti inseriti nel sistema dei controlli delle denominazioni di competenza, anche se non aderenti. I costi derivanti dalle attivita' di cui al comma 4 sono applicati a carico di tutti i soggetti inseriti nel sistema di controllo, sotto forma di contributi intesi come tariffe applicabili a ciascun socio e agli altri soggetti imponibili viticoltori, vinificatori ed imbottigliatori, sulla base delle quantita' di prodotto a denominazione (uva, vino denunciato, vino imbottigliato) sottoposto al sistema di controllo nella campagna vendemmiale immediatamente precedente l anno nel quale vengono attribuiti i costi. I contributi di cui sopra devono essere riportati in bilancio in conti separati (art. 10 del dm 18 luglio 2018 - consorzi disposizioni generali in materia di costituzione e riconoscimento dei consorzi di tutela per le denominazioni di origine e le indicazioni geografiche dei vini). Il consorzio autorizzato ai sensi dello stesso art. 41 comma 4 puo' chiedere ai nuovi soggetti utilizzatori della denominazione, al momento della immissione nel sistema di controllo, ivi compresi i non intenzionati ad associarsi, il contributo di avviamento di cui alla legge 22 dicembre, n. 201, secondo i criteri e le modalita' stabilite dal ministero.
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