La "cooperativa sociale il ramo del cedro" e' una cooperativa sociale ai sensi della legge 8 novembre 1991 n. 381. Essa ha lo scopo mutualistico di perseguire tramite il lavoro dei propri soci, l'interesse generale della comunita' alla promozione umana ed alla integrazione sociale dei cittadini attraverso la gestione di servizi sociosanitari, orientati in via prioritaria, ma non esclusiva alla prevenzione e alla risoluzione di problematiche di disagio minorile, di disagio psico-sociale anche negli adulti come meglio definito di seguito. La stessa si propone: 1) di gestire servizi nella cura e nella prevenzione della salute mentale, nei diversi ambiti sociali e nelle istituzioni; 2) di porsi come organo per la tutela del bambino, per la salute mentale, e l'integrazione; nonche' come ente di formazione-informazione, cura-ricerca; 3) di intervenire altresi' nell'ambito della salute mentale dell'adulto, a completamento del mandato mutualistico e sociosanitario, in contiguita' con gli scopi originari dell'ente: la prevenzione e la cura del disagio psico-sociale e dei disturbi psicologici e psichiatrici in genere; 4) la protezione e tutela dei soggetti piu' fragili, socialmente e psicologicamente, anche in un ottica di integrazione culturale, e di risoluzione delle differenze sociali, imposte dalle realta' immigratorie, che riflettono differenze interculturali. Risaltano, nella societa' problematiche attuali e preesistenti di discriminazione, conseguenti ai costumi, alla religione, al sesso, allo stato sociale del soggetto etc; 5) di realizzare eventi formativi-informativi e ricerche negli ambiti: a) della psicologia evolutiva; b) della psicopatologia-clinica; c) della psicologia sociale; d) della psicologia giuridica; e) della psichiatria e criminologia forense; f) della psicologia sociale e delle culture, per assolvere alla funzione e al mandato sociale nell'ambito del diritto e della cura: in uno spazio sociosanitario nelle organizzazioni sociali e delle istituzioni, allo scopo della prevenzione della salute pubblica collettiva e mentale e dell'integrazione. La "cooperativa sociale il ramo del cedro" pertanto, svolgera' attivita' atte a promuovere l'umanizzazione della societa', la prevenzione e la cura dei disturbi psichiatrici, e psicopatologici, nonche' l'armonico sviluppo della persona umana, attraverso la gestione di servizi sociosanitari, riabilitativi e educativi, assistenziali, sia in conto proprio che per conto terzi, anche con la partecipazione a gare pubbliche di appalto. 6) l'ente promuovera' iniziative formative e di ricerca, ed interventi sulla persona e sui gruppi, nelle diverse istituzioni e organizzazioni, in ambito socio-sanitario, riabilitativo, e nell'ambito della prevenzione e tutela dei soggetti piu' deboli a tutela dei loro diritti, anche in una prospetti va di integrazione sociale e culturale delle diverse nazionalita' esistenti, con le eventuali necessita' di mediazione culturale, di integrazione e di emancipazione delle donne straniere, e non, e delle problematiche del diritto gia' esistenti. Per lo svolgimento dell'oggetto sociale la "cooperativa sociale il ramo del cedro" potra' avvalersi anche di persone terze non socie (art. 2521 c. C. ), pur intendendo rimanere nelle societa' cooperative a mutualita' prevalente. A norma della legge 3 aprile 2001 n. 142 e successive modificazioni e integrazioni, il socio lavoratore stabilisce successivamente all'instaurazione del rapporto associativo un ulteriore rapporto di lavoro, in forma, subordinata o autonoma, o in qualsiasi altra forma consentita dalla legislazione vigente. La cooperativa, considerata l'attivita' mutualistica cosi' come definito nell'articolo precedente, nonche' i requisiti e gli interessi dei soci come piu' oltre determinati, ha come oggetto la gestione delle seguenti attivita': - la prevenzione e la risoluzione di problematiche di disagio minorile, la presa in carico di minori e bambini con disturbi psicopatologici e neuropsichiatrici, della personalita' e della condotta. Gli stessi possono provenire da aree sociali marginali, da nuclei familiari altamente conflittuali, o da esperienze pregresse difficili e deprivanti, o presentare difficolta' evolutive nonostante il nucleo familiare sia socialmente adatto. - la realizzazione di strutture terapeutiche (educative - riabilitative) e educative per i minori. Gli stessi sono inseriti nelle strutture gestite dalla cooperativa secondo provvedimenti ad opera del tribunale dei minori, o disposizioni dei servizi sociali, e sanitari di base, o con affidi consensuali. - la collaborazione con i servizi territoriali e no, questure, tribunali e tutti gli uffici addetti alla tutela dei minori, per il proseguimento di un opera di cura e prevenzione ne della devianza minorile, del disturbo psichiatrico nel minore, e del disagio evolutivo in genere, e delle difficolta' psichiche di base dei minori in stato di abbandono, e/o forte rischio di blocco evolutivo; in una prospettiva di integrazione sociale e crescita armonica degli stessi. - la tutela del bambino e del minore, della sua indennita', dell'identita', e dei suoi diritti, alla crescita e alla realizzazione. La cooperativa si propone come organo di formazione e/o informazione, e ricerca, in una prospettiva sempre piu' ampia di protezione e prevenzione delle violenze sul bambino, delle interferenze evolutive, e delle condizioni di disagio psichico derivanti da stati di disfunzionalita' ambientali e familiari. In quest'ambito suddetto l'ente ricerca e si propone in atteggiamento di collaborazione interdisciplinare con i diversi apporti professionali, e con le diverse agenzie formative e informative, e di tutela istituzionale. La cooperativa si propone come ente che opera altresi' nell'ambito della salute mentale dell adulto, realizzando anche servizi alla persona, o strutture residenziali, per la cura e la prevenzione dei disturbi psichici, e psichiatrici nell'adulto, per la riabilitazione dei soggetti affetti da suddette patologie, e il loro reinserimento nella societa', e la protezione degli stessi soggetti fragili. La stessa s'impegna nell'ambito della salute mentale e dell eta' adulta a realizzare eventi formativi e ricerca, allo scopo di risanare e prevenire le patologie psichiatriche, nonche' nell'ambito della psicologia giuridica e psichiatria forense a prevenire le condotte antisociali e criminose. La cooperativa si propone come ente formatore e attore attivo culturale nell'opera di integrazione sociale, e di rivalutazione delle psicologie emergenti, e portate dalla immigrazione. Tutto cio', anche in una prospettiva di integrazione sociale e culturale delle diverse nazionalita' esistenti, con le eventuali necessita' di mediazione culturale, di integrazione ed emancipazione delle donne straniere, e non; delle problematiche del diritto e delle prassi differenti, nei costumi e nella quotidianita', che costituiscono terreno di scontro e conflitto nelle nuove generazioni, fra i bambini e gli adulti stranieri e la socialita' che li ospita, nei diversi spazi di incontro, gia' esistenti. Le problematiche di non integrazione costituiscono lo spazio e il terreno di crescita di problematiche sociali, di devianza e spesso attivano circuiti giudiziari o psichiatrici nei minori stranieri, e non, e negli adulti disadattati. La cooperativa potra' costituire fondi per lo sviluppo tecnologico o per la ristrutturazione o per il potenziamento aziendale, nonche' adottare procedure di programmazione pluriennale finalizzate allo sviluppo e all'ammodernamento aziendale, ai sensi della legge 31 gennaio 1992 n. 59 ed eventuali norme modificative ed integrative. La cooperativa sociale potra' svolgere qualunque altra attivita' connessa od affine a quelle sopra elencate, nonche' compiere tutti gli atti e concludere le operazioni contrattuali di natura immobiliare, mobiliare, industriale e finanziaria, necessarie ed utili alla realizzazione degli scopi sociali, e comunque sia indirettamente che direttamente attinenti ai medesimi.