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La cooperativa persegue la funzione sociale, lo scopo e i principi mutualistici senza fini di speculazione privata previsti dall'art. 45 della costituzione. La cooperativa svolge la propria attivita', ai sensi dell'art. 1, lettera a), della legge 8 novembre 1991 n. 381, in modo da procurare beni e servizi a soggetti appartenenti a particolari categorie, come meglio risulta dalla previsione relativa all'oggetto sociale. Conseguentemente, la cooperativa e' considerata, indipendentemente dai requisiti di cui all'articolo 2513 del codice civile, cooperativa a mutualita' prevalente (art. 111-septies disp. Att. C. C. ) relativamente a tale scopo. La cooperativa, ha per scopo di perseguire l'interesse della comunita' alla promozione umana e all'integrazione sociale dei cittadini attraverso la gestione di servizi socio-assistenzali ed educativi, cosi' come previsto dall'art. 1 lettera a) della legge 381/91, attraverso la creazione e gestione di servizi alla persona, intesa come soggetto "parte" di una realta' territoriale. Intende canalizzare la sua attenzione, formazione, documentazione e ricerca, per la progettazione e gestione di servizi rivolti al mondo dei minori e dei giovani, su due ambiti di intervento differenti, ma tra loro inscindibili, quali agio e disagio, in un sistema di azioni positive e propositive rivolto a tutta la rete dei soggetti coinvolti. Intende perseguire lo scopo sociale attraverso azioni determinate da una politica che richiede la collaborazione costante tra i servizi pubblici e i molteplici protagonisti del terzo settore, con la capacita' di mettere in rete interventi di piccole dimensioni insieme a piu' vasti interventi che coinvolgono l'intera comunita'. Inoltre, lo scopo che i soci lavoratori della cooperativa intendono perseguire e' quello di ottenere, tramite la gestione in forma associata e con la prestazione della propria attivita' lavorativa, continuita' di occupazione e le migliori condizioni economiche, sociali, professionali, instaurando con la cooperativa un ulteriore rapporto di lavoro, in forma subordinata o autonoma, nelle diverse tipologie previste dalla legge, ovvero in qualsiasi altra forma consenta la legislazione italiana. Le modalita' di svolgimento delle prestazioni lavorative dei soci sono disciplinate da un apposito regolamento ai sensi dell'art. 6 della legge 3 aprile 2001, n. 142 i rapporti mutualistici hanno pertanto ad oggetto la prestazione di attivita' lavorative da parte dei soci cooperatori nel settore corrispondente all'oggetto sociale della cooperativa, sulla base di previsioni del regolamento, che definiscono l'organizzazione del lavoro dei soci. La cooperativa ha scopo mutualistico e si propone quindi di svolgere la propria attivita' caratteristica prevalentemente a favore dei propri soci cooperatori in modo da far conseguire agli stessi occasioni di lavoro e una remunerazione dell'attivita' lavorativa prestata a migliori condizioni rispetto a quelle ottenibili sul mercato. La cooperativa ai sensi dell'art. 2511 del codice civile ha scopo mutualistico e, ai sensi dell'art. 2521, comma secondo, del codice civile, puo' svolgere la propria attivita' caratteristica anche con terzi non soci, avvalendosi quindi anche delle prestazioni lavorative di soggetti diversi dai soci. La cooperativa si avvale, nello svolgimento della propria attivita' prevalentemente delle prestazioni lavorative dei soci cooperatori. Ai sensi dell'art. 2521 del codice civile i rapporti tra la societa' ed i soci sono disciplinati dal regolamento che determina i criteri e le regole inerenti allo svolgimento dell'attivita' mutualistica tra la societa' ed i soci. La cooperativa, considerata l'attivita' mutualistica della societa', nonche' i requisiti e gli interessi dei soci, si propone di gestire in proprio o per conto di terzi, in appalto, convenzioni e simili: ?Servizi socio-assistenziali, sanitari ed educativi, anche a carattere residenziale, quali a titolo indicativo ma non esaustivo: ?Gestione in proprio o per conto terzi di strutture residenziali, semi residenziali, comunita' alloggio, gruppi appartamento, centri diurni, dormitori, ecc. ; ?Gestione di servizi di educativa territoriale, sostegno pre-post scuola, accompagnamento scolastico; ?Servizi educativi della prima infanzia quali asili nido, micronidi, ludoteche, ecc. ; ?Servizi sul territorio per la prevenzione del disagio; ?Assistenza domiciliare e presso strutture ospedaliere; ?Servizi di riabilitazione e prevenzione, quali a titolo esemplificativo e non limitativo, fisioterapia, logopedia, massoterapia, idrochinesiologia, chinesiologia, ginnastica, psicomotricita', assistenza infermieristica; ?Istituire attivita' di formazione permanente del personale di soggetti pubblici e privati nell'ambito dell'attivita' di riabilitazione e di prevenzione; ?Promuovere iniziative di divulgazione delle attivita' di prevenzione e riabilitazione, mediante l'attivazione di corsi, seminari, conferenze. La cooperativa, con riferimento ai requisiti ed interessi dei soci, si pone le seguenti finalita': - la gestione di servizi diurni, semi-residenziali o residenziali. - la prevenzione primaria, secondaria e terziaria rispetto al mondo minorile e giovanile, mediante attivita' e servizi di sostegno alla crescita, alla progettazione della propria vita futura, all'inserimento o al reinserimento sociale; - la creazione ed il radicamento di una cultura legata alle tematiche e problematiche minorili e giovanili. Tali finalita' sono perseguite attraverso il raggiungimento dei seguenti obiettivi: - gestione di servizi e attivazione di interventi, accompagnati da una progettualita' innovativa, rivolti a tutte le fasce d'eta' con uguale attenzione al versante dell'agio e del disagio. - progettazione "sul territorio", come caratteristica intrinseca alla modalita' lavorativa, indipendentemente dal servizio di riferimento. - promozione di interventi rivolti a tematiche relative al mondo della diversita' (intercultura, disabilita',. . . ) - promozione di interventi atti alla prevenzione e lotta alle dipendenze - creazione di un centro di documentazione, informazione e comunicazione, aperto a tutti gli operatori ed ai cittadini, minori o adulti, che possa divenire punto di riferimento e di promozione rispetto alle diverse tematiche (tempo libero; affettivita' e sessualita'; eta' evolutiva; dipendenze; maltrattamento ed abuso; legislazione; progettazione realizzazione di nuovi servizi; centro ricerche. . . . ). I suddetti obiettivi si possono realizzare solo con un'oculata ed attenta creazione e gestione di servizi che comprendano tutte le fasce d'eta' riguardanti minori e giovani. Avendo ben presente quanto siano fondanti i primi anni d'eta' per uno sviluppo positivo e sano della persona, si ipotizza in questa prospettiva la possibilita' di gestire nidi (familiari e non), nonche' scuole materne ai sensi della vigente normativa nazionale e regionale, ludoteche e laboratori ludico-creativi per l'infanzia (nelle scuole, in collaborazione con le associazioni di territorio o in altri contesti), spazi di accoglienza e formazione per genitori e insegnanti, comunita' (per bambini o per madri-bambino). Attuando specifici interventi nel campo dell'agio si sottolinea come sia importante calibrare l'attenzione sulla prevenzione di comportamenti a rischio, attraverso campagne di promozione, informazione e formazione nel e del territorio, rivolte a tutta la popolazione e accompagnate da iniziative culturali e di animazione nelle scuole, nei musei, nelle biblioteche e nei contesti di aggregazione minorile e giovanile, la creazione di punti di incontro strutturati, quali informagiovani, laboratori musicali, artistici e di comunicazione, sviluppo di attivita' animatoriali legate al tempo libero, (estate ragazzi, eventi ludico, socializzanti, soggiorni per minori,. . . ) calibrando le proprie tipologie di intervento anche all'ambito del disagio, si sottolinea la necessita' di creare e/o gestire servizi mirati alla prevenzione secondaria e terziaria, legandoli fortemente alla rete territoriale di riferimento. In questa direzione e' fondante impegno intervenire attraverso servizi gia' esistenti, come educative territoriali, di "strada", centri di aggregazione, comunita' e di promuovere interventi nuovi o ridefinire quelli gia' attuati. Riferendosi al mondo del disagio, diviene importante evidenziare l'obiettivo della lotta alle dipendenze, sia in ambito preventivo primario, con interventi di informazione nelle scuole, nelle discoteche, nei rave, sia in ambito di prevenzione secondaria e terziaria, attraverso creazione di luoghi di "rilassamento" post-discoteche, interventi in strada e in contesti di aggregazione. In un'ottica di ricerca e di attenzione alle reali condizioni del mondo minorile e giovanile la cooperativa intende ampliare e diversificare la tipologia dei servizi di cui si occupa, in funzione dei bisogni delle trasformazioni della societa'. Il mondo dei bambini, adolescenti e giovani sara', indubbiamente, suo ambito di intervento e di attenzione privilegiato, insieme alle dipendenze (vecchie o nuove), alle donne in situazione di difficolta'; non per questo, la cooperativa intende pregiudicare altri interventi in ambito sociale, nel caso in cui le richieste del territorio o i bisogni della societa' lo richiedessero, con particolare riguardo agli anziani e ai disabili. Per il conseguimento dell'oggetto sociale, la cooperativa potra' esercitare tutte le attivita' di interesse comune o utili per il raggiungimento degli scopi sociali, nelle forme e nei modi che si riveleranno di volta in volta piu' convenienti ed opportuni, e partecipare a gare di appalto di enti pubblici e privati. La cooperativa potra' raccogliere finanziamenti presso i soci ai sensi e nei limiti delle vigenti disposizioni di legge. I crediti derivanti da finanziamenti dei soci alla societa' non sono produttivi di interessi salvo patto contrario; la societa' ha inoltre facolta' di raccogliere risparmio tra i soci tramite acquisizione di fondi con obbligo di restituzione, il tutto in ottemperanza alle norme di legge vigenti. La societa' potra' per il raggiungimento degli scopi sociali: - compiere tutte le operazioni industriali, commerciali, immobiliari, mobiliari e finanziarie, queste ultime in via non prevalente e non nei confronti del pubblico; - assumere partecipazioni, sempre in via non prevalente e non nei confronti del pubblico, in societa', enti di qualsivoglia natura e consorzi esistenti o da costituire, aventi scopi analoghi o comunque funzionali al raggiungimento del proprio oggetto sociale; - integrare la propria attivita' con quella di altre strutture cooperative promuovendo ed aderendo a cooperative, consorzi ed altre organizzazioni frutto dell'associazionismo cooperativo; - concedere, in via strettamente strumentale al conseguimento dell'oggetto sociale e senza carattere di professionalita', fidejussioni, avalli ed altre garanzie in genere, anche a favore di terzi - aderire a gruppi cooperativi paritetici ai sensi dell'art. 2545 septies c. C. Il tutto nel rispetto delle disposizioni di legge ed in particolare della normativa in tema di intermediazione e di attivita' riservate agli iscritti a collegi, ordini e albi professionali. Nella costituzione e nell'esecuzione dei rapporti mutualistici, ai sensi dell'art. 2516 del codice civile, deve essere rispettato il principio di parita' di trattamento nei confronti dei soci. In funzione della qualita' e quantita' dei rapporti mutualistici la parita' di trattamento deve essere rispettata anche nella ripartizione dei ristorni. La cooperativa, per agevolare il conseguimento dello scopo sociale e la realizzazione dell'oggetto sociale, si propone di costituire fondi per lo sviluppo tecnologico o per la ristrutturazione o il potenziamento aziendale, ai sensi dell'art. 4 della legge 31 gennaio 1992 n. 59.
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