Art. 3) - oggetto la societa' - entro i limiti e con le modalita' di legge - ha per oggetto: - l'attivita' di lavorazione dell'oro, dell'argento e dei metalli preziosi e non in genere, con l'utilizzo di pietre preziose, semi-preziose e sintetiche; - la produzione e il relativo commercio di articoli di gioielleria, oreficeria, argenteria, pietre e oggetti preziosi in genere; - la produzione e la commercializzazione, in conto proprio o per conto di terzi, di catename in metalli preziosi e non; - l'acquisto, vendita e commercio in genere dei prodotti finiti di cui sopra, sia all'ingrosso che al dettaglio. Nei settori di cui sopra la societa' potra' prestare attivita' di consulenza ed assistenza, a privati e/o societa' che operano nel campo dell'oreficeria e gioielleria, anche relativamente al design, alla progettazione e alla promozione o vendita, sia in italia che all'estero, di articoli di oreficeria e gioielleria. La societa' potra' inoltre, nei limiti di legge, assumere incarichi di agenzia e/o rappresentanza relativamente ad articoli di gioielleria o oreficeria. L'esercizio delle attivita' in oggetto avverra' nei limiti e con le modalita' previste dalle normative anche comunitarie e con le prescritte autorizzazioni ed iscrizioni. Rimane in ogni caso esclusa dall'oggetto sociale l'attivita' di commercio di oro da investimento, monete e di oro ad uso industriale cosi' come definiti dalla legge 17 gennaio 2000, n. 7 e successive modifiche ed integrazioni. Per il raggiungimento dello scopo sociale, la societa' potra' compiere - ma non come oggetto prevalente e non nei confronti del pubblico - operazioni mobiliari, immobiliari e finanziarie di qualsiasi specie, compreso il rilascio di garanzie reali e personali a favore proprio o di terzi, se nell'interesse sociale, nonche' assumere partecipazioni e cointeressenze in altre societa' od enti, consorzi, ecc. Aventi scopo analogo, affine o connesso al proprio. Sono comunque escluse dall'oggetto sociale le attivita' riservate agli intermediari finanziari di cui all'art. 106 del decreto legislativo 1 settembre 1993 n. 385, quelle riservate alle societa' di intermediazione mobiliare di cui al d. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 e quelle di mediazione di cui alla legge 3 febbraio 1989 n. 39, loro integrazioni e sostituzioni e comunque tutte le attivita' che per legge sono riservate a soggetti muniti di particolari requisiti non posseduti dalla societa'.